di Marta Cristofanini
Dopo alcuni mesi di progettazione, organizzazione e somministrazione, sono terminate le sperimentazioni all’interno della nostra casa modello. La partecipazione è stata incredibilmente ricca e sentita, e ha permesso a noi di Penelope di testare Penny, molte delle strategie abitative messe a disposizione (anche su base personalizzata) e più in generale una dimensione domestica alternativa.
Il cuore del progetto Ad’agio è proprio questo: dimostrare come, con pochi accorgimenti di tipo tecnologico e strategico, sia possibile vivere la dimensione domestica con più sicurezza e autonomia, senza dover per questo rivoluzionare completamente il proprio ambiente.
Penny, l’aiutante intelligente e diffusa
Nelle settimane passate, i nostri 29 partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con un’assistente vocale in grado di offrire diversi servizi, alcuni dei quali emersi anche grazie ai focus group. Dalla funzionalità legata ai promemoria per ricordarsi la posizione di diversi oggetti all’interno della casa e il loro iter domestico, alle funzionalità considerate più “emergenziali”. Tra queste ricordiamo la rilevazione di cadute e inattività, tramite l' utilizzo di uno smartwatch in grado di attivare un dialogo proattivo per verificare le reali condizioni della persona assistita.
Da non dimenticare anche le integrazioni domotiche, come il rilevatore di fumo e di anidride carbonica, il rilevatore di consumi anomali e quello che permette a Penny di avvertire la persona assistita nel caso in cui una porta o finestra sia rimasta inavvertitamente aperta. A queste funzionalità sono state affiancate quelle della stazione salute, una sorta di cartella digitale in grado di conservare e aggiornare i dati relativi alla salute di una persona (livello di glicemia, pressione arteriosa, temperatura e molti altri parametri), e quelle relative all’invecchiamento attivo, come gli esercizi cognitivi. La seziona “Gioca con Penny” permette invece di fare domande di qualsiasi genere e di ottenere risposte dall'assistente, per coltivare la propria curiosità in compagnia.
Penny è una vera e propria intelligenza diffusa, che tramite l’ausilio di diversi dispositivi ambientali e/o indossabili offre il proprio aiuto al momento opportuno. Nonostante l’incertezza o l’iniziale diffidenza di alcune/i, che avevano solitamente meno praticità con la tecnologia, la maggior parte delle volte Penny è riuscita nel proprio obbiettivo di conquistare le/i nostre/i partecipanti, risultando nelle definizioni dei questionari finali “utile, essenziale, simpatica, di compagnia”.
Strategie personalizzate
Durante le sedute nella casa modello è stato offerto un affiancamento abilitativo specifico per poter intervenire in quelle aree di gestione della quotidianità dove sia stata riferita più vulnerabilità e insicurezza. Alcune tecniche sono state insegnate per l’ambiente più critico, la cucina, come riempire correttamente bicchieri e pentole, centrare i recipienti sui fornelli, utilizzare le piastre a induzione e le bilancie provviste di sintesi vocale; sono stati presentati anche alcuni strumenti per poter segnare, con scritte in rilievo, date di scadenza o nomi (di alimenti, colori), ed è stato possibile utilizzare, tramite Penny, un programma di lettura e decodifica di oggetti e documenti tramite l’impiego della fotocamera del tablet, la Seeing AI App di Microsoft.
Ci si è rese conto che, in generale, le/i partecipanti nutrono grande fiducia in questo genere di strategie abitative, basate fondamentalmente sulla memoria operativa di ciascuna/o, su cui spesso fanno grandissimo affidamento, insieme alle tecnologie più analogiche. Nonostante questo, l’impiego aggiuntivo di un’assistente come Penny sembra comunque portare un valore aggiunto alla propria sicurezza e alla percezione che si ha di essa, allo stesso modo di quanto emerso da famigliari e caregiver. Si tratta di strategie perfettamente integrabili, in grado di bilanciare sicurezza e autonomia.
Verso le prove domiciliari
Concludiamo questo primo ciclo di sperimentazioni provando un grande senso di riconoscimento e gratitudine per le volontarie e i volontari: grazie a loro abbiamo potuto verificare insieme le potenzialità di Penny, individuando punti di forza e fragilità. Ci stiamo quindi avvicinando all’ultima fase, quella che vedrà come protagonisti/e due volontari/e che avranno la possibilità di provare per un periodo di tempo più esteso (circa 2 settimane) Penny, all’interno della propria abitazione.
Non vediamo l’ora di scoprire i feedback che queste nuove installazioni senz’altro porteranno e che saremo pronte/i a cogliere!