PENELOPE - Al via la sperimentazione del progetto AD’AGIO, per accompagnare gli anziani con disabilità visiva a una vita quotidiana autonoma e indipendente.
Tecnologie digitali con applicazioni domotiche, adeguamenti ambientali e strategie riabilitative sono le tre dimensioni del progetto proposto dalla rete di imprese PENELOPE e finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People”.
Genova, 23 marzo 2023 – Accompagnare le persone anziane con disabilità visiva o vista fragile a una vita quotidiana autonoma e indipendente, grazie all’impiego delle nuove tecnologie e all’adozione di protocolli abitativi e riabilitativi domiciliari: è questo l’obiettivo del progetto AD’AGIO, avviato dalla rete di imprese PENELOPE - costituita da Teseo e Fondazione David Chiossone in collaborazione con il Dipartimento Architettura e Design dell’Università degli Studi di Genova e Humana Vox – e finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People”.
Applicazioni digitali e domotiche, adeguamenti ambientali e strategie riabilitative, adattabili a tutte le situazioni abitative, sono le tre dimensioni del progetto, pensato per rispondere concretamente ai bisogni di un’ampia fascia di cittadinanza. Si calcola infatti che sul territorio genovese ci siano circa 35mila anziani over 75 che vivono soli, l’8,7 % dei quali si stima siano già ipovedenti.
È proprio da un’analisi dei bisogni attraverso focus group di target significativi che è partito il progetto AD’AGIO, con l’obiettivo di sviluppare un efficace protocollo di intervento, grazie alla collaborazione tra architetti e designer, terapisti della riabilitazione della disabilità visiva ed esperti di Artificial Intelligence e soluzioni di Ambient Assisted Living.
Oggi AD’AGIO entra nella sua fase di sperimentazione di riabilitazione alle attività del quotidiano in un’abitazione di simulazione appositamente allestita. Saranno 30 le persone diversamente coinvolte nelle fasi di sperimentazione dei protocolli, volontari reclutati tra coloro che già hanno lunga esperienza e quelli che più recentemente affrontano una importante riduzione della vista, che vorranno valutare le soluzioni proposte anche in termini di gradimento e fruibilità. Le prove di valutazione consisteranno in semplici azioni di vita quotidiana, testate sia nella casa modello che presso la propria abitazione.
Primo passo del protocollo AD’AGIO è la valutazione delle abitazioni delle persone con fragilità, per proporre gli opportuni adeguamenti ambientali per la sicurezza e l’usabilità di spazi e arredi e le relative strategie riabilitative di adattamento personale, definiti in coprogettazione tra Fondazione Chiossone e Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova. In questo contesto si inserisce poi l’assistente domiciliare Penny, piattaforma digitale realizzata da Teseo e integrata con Humana Vox, in grado di riunire in un unico strumento, interoperabile con sintesi vocale, le principali funzioni tecnologiche richieste dalle persone con disabilità visiva: monitorare lo stato di salute e benessere, rispondere a componenti di sicurezza, fornire supporto nella perdita delle funzioni generali legate al processo di invecchiamento, come la memoria, e allertare i caregiver in caso di emergenza, come il rilevamento di una caduta. AD’AGIO propone così una soluzione completa per supportare la persona anziana che vive sola e affronta le fragilità tipiche della terza età e della disabilità visiva: un percorso concreto per la gestione della casa, la sicurezza e la salute personale.
Il progetto AD’AGIO, finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People” nell’ambito della risposta dell’Unione Europea alla pandemia di COVID-19, è cofinanziato dall’Unione Europea | Fondi Strutturali di Investimento Europei | Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.